Domani si inaugura l’«orto romano» a Bene

Ricostruzione, in frazione Roncaglia, di un "giardino a scopo utilitaristico" del I e del II secolo avanti Cristo

Un’altra chicca, che arricchisce ulteriormente l’area archeologica di frazione Roncaglia, dove si possono visitare i resti dell’Augusta bagiennorum, la città romana che costituisce l’«antenata» di Bene Vagienna. Domani (sabato 6 giugno), sarà inaugurato nel complesso di cascina Ellena l’«Orto romano», che riproporrà le culture e l’organizzazione dello spazio così come si presentavano all’interno di un orto romano, o “giardino ad uso utilitaristico”, nel I e II secolo avanti Cristo.

Il frutto di un’accurata ricerca storica

L’iniziativa che ha portato alla creazione dell’orto romano è stata presentata durante una conferenza stampa che si è svolta lo scorso 25 maggio, nel palazzo comunale di Bene Vagienna.Voluto dall’associazione “Terre di Savoia” e realizzato grazie all’impegno del Comune di Bene Vagienna, del Parco naturale del Marguareis a cui la Riserva speciale di Augusta bagiennorum fa capo e della Compagnia di San Paolo che ha erogato un finanziamento, l’orto romano di frazione Roncaglia si colloca in un progetto più ampio, chiamato “Essenza del territorio”, ed è destinato ad inserirsi in un percorso ideale che lo collegherà al Giardino delle essenze dei Castelli di Lagnasco e al Giardino delle peonie di Racconigi, lungo una “rete di profumi e sapori” che si snoda lungo le antiche vie sabaude.
L’orto romano è stato allestito con rigore storico e scientifico. “In base agli studi condotti a Roma e Pompei su giardini coevi del I e II secolo a.C., dal confronto con trattati di agricoltura di autori classici e unitamente alle analisi scientifiche archeobotaniche eseguite durante l’ultima campagna di scavi all’anfiteatro - spiegano in una nota gli studiosi che hanno lavorato all’iniziativa -, si sono delineate le linee guida per l’intervento, che hanno permesso l’individuazione delle specie e delle colture allora presenti nell’area. L’intervento proposto si ispira alla tradizione romana dei giardini con scopo utilitaristico del I e II secolo a.C., dedicati alla coltivazione di ortaggi, frutta ed erbe aromatiche, utili per la vita domestica della casa. L’orto segue il «modulo» romano, di forma quadrangolare, con superficie di circa 100 metri quadrati, riscontrato soprattutto dagli scavi di Pompei. È stato suddiviso in quattro settori regolari, coltivati con ortaggi, piante officinali e aromatiche, cereali e piante da frutto, separati a loro volta da vialetti in terra battuta. Al centro è presente una pergola di vite su pali in castagno, di dimensione tale da creare una zona ombreggiata che evoca il rituale romano di consumare il pranzo su triclini posti all’aperto”.

Dagli “Orti in condotta” all’orto romano
Nella cerimonia di inaugurazione sarà coinvolta la scuola primaria di Bene Vagienna Antonio Carena, che da tempo accoglie gli “Orti in condotta”, il noto progetto di Slow food che ha coinvolto migliaia di bambini italiani nella cura di piccoli orti allestiti negli spazi verdi delle loro scuole.
L’appuntamento, il 6 giugno, è proprio alla scuola primaria, in viale Rimembranza: il ritrovo è fissato alle 9. Dopo l’intervento di Claudio Ambrogio, sindaco della città, e di Annita Olivero, dirigente scolastica dell’Istituto compreviso di Bene Vagienna, i partecipanti lasceranno la scuola per raggiungere cascina Ellena in frazione Roncaglia, dove si trova l’orto romano: lo faranno percorrendo un sentiero che si snoda nei boschi di Bene Vagienna e che è stato ripristinato dal Parco naturale del Marguareis. L’arrivo a cascina Ellena è previsto per le 11,15, mentre l’inaugurazione dell’orto romano si svolgerà alle 11,30.