Ha riscosso un grande successo la Sagra d’estate del Catac Coldiretti che quest’anno è stata anticipata a domenica 21 giugno e dedicata al grano. Fin dal sabato mattina su piazza Dompè hanno cominciato ad arrivare le macchine agricole d’epoca, dagli erpici ai “vultin”, ai volta fieno, ai macchinari più specifici per la mietitura del grano: la “legatrice”, la taja e bat e la più moderna (e mastodontica) mietitrebbia. Non poteva mancare la mitica trebbiatrice della collezione del compianto trebbiatore Merlo che ha campeggiato per due giorni (anche in formato ridotto) sotto l’ala di piazza Dompè. Poi i trattori, di tutte le epoche e di tutti i tipi, fino a quelli più moderni. Domenica la legatrice (proveniente dall’azienda Mana della Savella di Trinità) è stata messa in funzione, suscitando curiosità e interesse tra i visitatori. Presenti anche molti mezzi di trasporto d’epoca di Beppangelo Manassero, appassionato collezionista interessato a far conoscere queste realtà alle giovani generazioni. Nel salone Brut e bon un altro collezionista, Fabrizio Castagno di Cavour, ha esposto una ricca documentazione della realtà rurale di inizio 900 nelle nostre zone. Hanno suscitato 
grande interesse tra i visitatori le foto della trebbiatura del grano, un momento che i più anziani ricordano come un vero e proprio rito a cui partecipava tutto il vicinato. Interesse e curiosità anche per il debutto del progetto “Gente di frazione”; è stata presentata una selezione delle foto che documentano le varie attività in cui si declina la ricerca (lavoro contadino, devozione popolare, feste e tempo libero, testimonianze, personaggi...). La giornata promossa dal Catac si è conclusa con una mega-cena con oltre 600 commensali durante la quale sono stati consegnati i riconoscimenti di Galantom e Fumna special 2015 a Giuseppe Daniele e Ludovica Bertaina vedova Gallo.