Padri della Consolata, precursori di una Chiesa in uscita

Sono quattro attualmente i padri della Consolata ospiti nella casa fossanese. Intervista a padre Mario e padre Luigi

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Padri, fratelli (cioè consacrati non sacerdoti, impegnati per la vita) e laici (vincolati da promesse) formano insieme la grande famiglia internazionale dell’Istituto Missioni Consolata. Precursori di una Chiesa in uscita fin dai primi del ‘900 quando si sono formati (Chiesa che oggi tanto ha a cuore Papa Francesco), annunciatori della tenerezza e dell’amore di Dio che si rende consolazione concreta attraverso sua madre, da loro venerata come Madonna della Consolata, i Padri sono presenti con una loro casa anche a Fossano, in via Cottolengo, dal 1989. Dove, lungo gli anni, si sono alternate presenze diverse, essendo sacerdoti abituati (e chiamati) ad essere sempre pronti a spostarsi verso nuove mete. Con grande abbandono e semplicità.

Padre Mario Dotta, missionario dal 1968, destinato in un primo tempo in Etiopia, è stato poi quasi sempre in Italia per problemi ai reni, dovendo sottoporsi anche a dialisi. È l’attuale superiore della casa a cui ha dato inizio.

Padre Luigi Accossato, missionario dal 1959, laureatosi in Pennsylvania presso i padri dello Spirito Santo, dal 1965 al 2002 è stato in Tanzania, e successivamente in Canada, a curarsi della malaria per una decina d’anni. Intercalando, tra un periodo e l’altro, anche soggiorni di alcuni anni in Italia, tra cui Fossano, dove risiede stabilmente da due anni.

Padre Stefano Bonifetto è stato qualche anno in Kenya, subito dopo la sua ordinazione sacerdotale (missionario dal 1954). Poi per salute ha dovuto ritornare in Italia; qui, tra i diversi spostamenti, è stato alcune volte pure a Fossano, dove adesso risiede da due anni circa.

Padre Giovanni Dutto, missionario dal 1952, per qualche anno in Italia, è andato tre anni in Kenya, per ritornare come formatore dei teologi a Torino e quindi nuovamente nel paese africano. In Italia ha poi girato, come animatore missionario, i seminari diocesani. A Fossano dal 2010.

Abbiamo incontrato padre Mario e padre Luigi. Ne è seguita una chiacchierata sui problemi e caratteristiche del loro Istituto, nel contesto di ricordi passati e prospettive future.

Quali compiti svolgete nella realtà locale? Quali necessità riscontrate, o vi vengono esposte, dalla gente?

Noi abbiamo un contatto particolare con i parenti dei nostri missionari (una cinquantina della provincia di Cuneo, sparsi in diverse parti del mondo). Per esempio a Bene Vagienna, dove andiamo sovente; aiutiamo pastoralmente. Ci conoscono bene, quindi facciamo animazione missionaria, e c’è anche un gruppo.

Intervista completa su La Fedeltà dll'8 luglio