La sua infanzia è stata segnata da un avvenimento molto triste, la scomparsa di suo padre in un incidente automobilistico quando aveva 7 anni, così che a crescerlo, insieme ai suoi fratelli più grandi, ci pensò la madre. Fin da piccolo, il sogno di Matsuhisa è quello di diventare un sushi chef, ma nonostante questa sua aspirazione continua gli studi a Tokio fino alla laurea. Terminato il periodo studentesco, Nobuyuki va a lavorare al ristorante Matsue Sushi in Shinjuku-Tokio per sette anni, fino a quando un cliente abituale del locale, di origine peruviana, si accorge di lui e gli propone di aprire un ristorante giapponese nel suo paese. A 24 anni, Matsuhisa si ritrova a Lima come chef in questo locale denominato Matsuei che è in comproprietà con il suo socio in affari. Ma in Perù Nobuyuki si trova in difficoltà nel trovare gli ingredienti che abitualmente usava in Giappone, perciò improvvisa e crea il suo stile unico ed originale : un mix di componenti peruviani e giapponesi con dei risultati particolarmente sorprendenti. Successivamente Matsuhisa si orienta verso l'Alaska ed apre un altro ristorante, ma ha poca fortuna e vita breve perché un incendio distrugge il locale. Nel 1977 parte per la volta di Los Angeles dove andrà a lavorare presso i ristoranti giapponesi “Mitsuwa e “Oshou, mentre nel 1987 apre un locale tutto suo, il “Matsuhisa„ sul boulevard di Cienega in Beverly Hills, California. Il ristorante rapidamente si trasforma in un punto di ritrovo molto frequentato dalle celebrità di Hollywood, compreso Robert De Niro, che invita Nobuyuki, nonostante le titubanze e qualche rifiuto all'inizio, ad aprire un locale in Tribeca, New York. Nell'agosto 1993, i due soci, insieme a Meir Teper, aprono il “Nobu” acclamato da tutta la critica gastronomica e dando inizio ad una catena di “Nobu” ( denominazione che identifica i ristoranti in comunione con il grande attore hollywoodiano, da non confondersi con la catena in esclusiva con i suoi famigliari chiamata Matsuhisa ) che saranno aperti a Milano, Londra, Dallas, Tokyo, Honolulu, Mosca, Budapest, Hong Kong, Atene, Mykonos, Dubai, Montecarlo... L'amicizia di Nobuyuki con De Niro lo porta ad essere scritturato, nel 1995, per un ruolo nel film "Casinò" di Martin Scorsese: la parte è quella di un ricco uomo d'affari ospite nella casa da gioco. Successivamente fa piccole comparsate in "Austin Powers in Goldmember" di Jay Roach del 2002 e in "Memorie di una geisha" nel 2005 di Rob Marrshall, in cui ha la parte di un artista del kimono. La peculiarità di Nobuyuki è di aver codificato la cucina “fusion”, creando piatti che uniscono tradizione giapponese con quella sudamericana. Allo chef si deve in buona parte il successo del sushi e della cucina nipponica esploso in questi anni, grazie al quale ha saputo costruire un impero fatto di 25 ristoranti sparsi nei cinque continenti. La sua notorietà è impressionante, e il suo talento lo porta ad essere uno dei dieci chef più conosciuti, presenti ed influenti al mondo. Uno degli ingredienti più utilizzati è il miso, tradizionale salsa giapponese fatta con semi di soia, riso od orzo fermentati. Allo chef interessa l’idea di combinarlo nei diversi piatti legati alla cultura americana, come con merluzzi cotti al vapore, oppure con insalatine di spinacini col parmigiano. In Giappone servire il miso assieme al Parmigiano è considerato bizzarro ma in America, invece, è un contrasto particolarmente apprezzato. Il ristorante “Armani Nobu” di Milano è senza dubbio uno dei locali più raffinati del capoluogo meneghino, sia per varietà di menù, che per prezzi discretamente contenuti. E’ il luogo ideale per coloro vogliono trascorrere una serata dedicata alla mondanità ed alle eccellenze della cucina giapponese, nel pieno centro della “movida” milanese a pochi passi da Via Monte Napoleone. Il locale è ospitato al secondo piano dell’elegante palazzo dello stilista italiano, in un ambiente elegante e molto curato, con un arredamento di design innovativo e minimalista. Il particolare abbinamento tra il sarto-stilista Armani e Matsuhisa, ci fa tranquillamente affermare che “Nobu” ha davvero la stoffa del grande chef.
NOBUYUKI “NOBU” MATSUHISA
Saitama-J 1949 Tre stelle Michelin