Trinità e Petralia Sottana unite da un “grande” uomo

Firmato il gemellaggio tra i due Comuni che diedero vita e morte a Calogero Bracco

Oggi sono qui perché lui mi ha salvato. Perché Calogero Bracco era un partigiano vero”. Questa la testimonianza raccolta da un anziano residente nella Casa di riposo di Trinità dai sindaci di Petralia Sottana e Trinità, i due paesi che rispettivamente diedero i natali e raccolsero le membra massacrate dalla violenza dei Repubblichini del giovane Calogero Bracco. Era il 9 aprile del 1945. 

I Comuni di Trinità e Petralia Sottana giovedì 23 luglio, nella bellissima cornice della Lea, durante la seduta del Consiglio comunale aperto hanno sancito un patto di fratellanza, un gemellaggio per ricordare: “Un uomo, un grande, Calogero Bracco - ha detto il sindaco Zucco palesemente commossa - che non si piegò ai dettami di una guerra ingiusta e crudele per regalare a noi e alle future generazioni la libertà che molto spesso calpestiamo”. 

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 29 luglio