Foulard bianco annodato al collo, pon-pon rosso e blu, fischietto: la festa dei coscritti della leva del ‘97 - che si è svolta nei giorni scorsi a Mellea - ha coinvolto 15 ragazzi su tutto il Fossanese. Si tratta di 15 giovani che ci tengono a tener viva la tradizione, una tradizione che da sempre caratterizza le zone rurali.
A organizzare l’evento sono stati Luca, Elena, Maria Grazia, Fabio, Elisa, Enrico, Veronica, Elena, Sabrina, Luisa, Mattia, Paolo, Gabriele, Alex, Denis. Nel gruppo sono rappresentate le frazioni di Maddalene, San Martino, San Vittore, Mellea, San Lorenzo. Non che non ci siano altri diciottenni nelle 15 frazioni del Fossanese, ma la fe
sta dei coscritti non è più così sentita come un tempo e non tutti sono disposti a dedicare risorse e tempo a questa iniziativa. L’organizzazione ha un suo cliché consolidato: si individua una frazione che sia disposta ad ospitare la manifestazione e in cui sia presente un locale a cui far riferimento per il pranzo e la cena; si affitta un tendone, si interp
ella un dj, si chiedono i vari permessi e si pubblicizza l’evento. Perché il divertimento sta nel veder arrivare tanti amici alla festa. Si lavora molto, ci si dà il cambio al bar, si sta attenti che nessuno faccia “troppo casino” (“perché abbiamo assicurato che noi abbiamo la testa sul collo”), si lavora il giorno successivo per pulire... ma tutto questo è bello. Perché si è protagonisti. “Ci siamo arrangiati a fare tutto noi” - raccontano.
L’evento è iniziato giovedì sera, in chiesa. Ai ragazzi la celebrazione è piaciuta molto. “È stato un momento speciale - raccontano -; abbiamo ricordato Anna. Noi avevamo chiesto al diacono di ricordare la nostra amica. Lui l’ha ricordata molto meglio di quel che noi pensassimo”. Dopo la celebrazione la cena con i genitori. Un momento che ha un suo significato: la festa dei coscritti segna un passaggio, il passaggio all’età adulta; i genitori “accompagnano” i loro figli in questo passaggio. Poi il rito di iniziazione (una sorta di “passaggio del testimone da parte dei ragazzi della leva dell’anno precedente che consegnano loro il foulard) e infine via alle danze: tre serate di discoteca libera a tutti.