L’acqua in provincia di Cuneo sarà gestita da un solo soggetto, che sarà interamente pubblico. Lo ha deciso l’Autorità d’Ambito entro la scadenza del 30 settembre, quella che si erano dati i sindaci per scegliere tra il modello pubblico e quello misto, con la compartecipazione del privato. Tempi e modi di questo passaggio (ora la provincia è frammentata in 12 diverse società più 32 Comuni che fanno da sé) sono però ancora incerti. Il tavolo tecnico ha ipotizzato un “congruo percorso di integrazione” durante il quale verranno salvaguardate le specificità dei territori. In questa fase dovrebbe sorgere una Società pubblica consortile e non è ancora detto che non possa comprendere al suo interno anche le attuali società miste (come l’Alpi acque di Fossano), almeno per un periodo di transizione.
Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 30 settembre