Prezzo del latte: ora si punta al confronto fra le parti

La setimana scorsa l'assessore regionale all'agricoltura ha incotrato separatamente gli allevatori e gli industriali e si è impegnato a convocare anche i rappresentanti della Grande distribuzione organizzata 

Ha sortito un primo effetto l’incontro promosso il 13 ottobre scorso a Vigone da un gruppo di allevatori (Silvano Basano di Airasca, Massimo Bertello di Scalenghe e Sergio Rosso di Macello) e dal mangimista Paolo Druetta per discutere sul prezzo del latte sempre meno remunerativo dei costi di produzione. L’obiettivo degli allevatori è quello di riportare il prezzo del latte ai 40 centesimi, mentre al momento gli industriali lo pagano sui 3,20 - 3,40. Meno di quanto costa produrlo.

Il risultato è ancora lontano, ma perlomeno adesso la questione è “in agenda”; ne stanno discutendo tutti: organizzazioni di categoria, amministratori pubblici e gli stessi industriali che, pur ostentando tranquillità rispetto al montare della protesta, non rifiutano il confronto. Se si può parlare di un «effetto Vigone» si tratta di questo: della disponibilità al confronto con la parte agricola manifestata dagli industriali nell’incontro che si è svolto venerdì 23 a Torino con l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero. Il giorno precedente l’assessore aveva incontrato gli allevatori e le associazioni di categoria; Ferrero si è impegnato anche a convocare i rappresentanti della Grande distribuzione.