In una cattedrale gremita in ogni ordine e posto si è tenuta domenica pomeriggio a Fossano la solenne ordinazione episcopale di mons. Piero Delbosco, chiamato a guidare le diocesi sorelle di Cuneo e di Fossano. Un sacerdote che si è distinto per la sapiente generosità. Così lo ha definito mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo metropolita di Torino che insieme al card. Severino Poletto (già vescovo di Fossano negli anni ’80) e a mons. Giuseppe Cavallotto, vescovo uscente, ha presieduto la celebrazione. “Sei stato parroco e conosci l’importanza della vicinanza del Vescovo – ha detto rivolgendosi al nuovo pastore – sii vicino ai tuoi sacerdoti e non lasciare passare troppo tempo senza incontrarli uno ad uno”. Ha poi citato le parole di papa Francesco che nelle settimane scorse a Firenze rivolgendosi ai vescovi ha detto: “Vi chiedo di essere pastori. Sia questa la vostra gioia. Sarà la gente, il vostro gregge, a sostenervi”.
Al termine della celebrazione, dopo l’insediamento, il saluto di mons. Delbosco, che nel ringraziare i presenti, fossanesi, cuneesi, ma anche torinesi provenienti dalla sua diocesi di origine e dalle parrocchie di Poirino dove è stato parroco fino ai giorni scorsi, ha voluto rivolgere un saluto e un pensiero a chi “soprattutto nel lavoro sta vivendo giorni difficili e di nebbia”, con un chiaro riferimento ai dipendenti dello stabilimento fossanese Michelin, stabilimento del quale nei giorni scorsi è stato annunciata la chiusura.
Al termine della messa un momento di festa nel tendone allestito in piazza Vittorio Veneto. Il nuovo vescovo era arrivato nel primo pomeriggio a Fossano, facendo tappa in frazione San Lorenzo, appena varcato il confine della diocesi. Qui il gesto di baciare la terra. Poi il suo viaggio è proseguito verso la città degli Acaja dove ad attenderlo in piazza Battuti Rossi c’erano gli sbandieratori fossanesi, la banda Arrigo Boito, centinaia di sacerdoti e ben 19 vescovi.