Michelin, siglato l’accordo

Si è chiuso il braccio di ferro azienda-sindacati all'Unione industriale di Torino. Lavoratori salvi, Fossano chiude

Non ci saranno esuberi alla Michelin: tutti i lavoratori a rischio (quasi 900) sono stati “salvati” con un ampio ventaglio di misure messe in campo dalla multinazionale francese, dai ricollocamenti all’interno del Gruppo ai prepensionamenti, agli incentivi all’esodo. Ma lo stabilimento di Fossano dovrà chiudere a giugno 2017. 

Poggia su questi due pilastri l’accordo che azienda e sindacati, nella soddisfazione generale, hanno siglato giovedì scorso all’Unione industriale di Torino. Hanno firmato all’una e mezza del mattino, al termine di un braccio di ferro che era cominciato 15 ore prima. 

I sindacati cantano vittoria: “Abbiamo ottenuto il massimo. Più di quanto osassimo sperare” - dicono in coro. L’azienda esprime in una nota “particolare soddisfazione” per un accordo “che permette di migliorare la competitività, di consolidare la presenza in Italia e in particolare in Piemonte, nel rispetto dei valori di responsabilità sociale che da sempre hanno contraddistinto l’operato Michelin”.

I lavoratori tirano un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Quelli di Fossano si sono espressi nel referendum di giovedì pomeriggio in stabilimento, con voto segreto per garantire a ciascuno la massima libertà di scelta. I votanti sono stati 326 (l’81%): 320 i sì all’accordo, cinque i contrari e una scheda bianca

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