Un francobollo per celebrare Sacco e Vanzetti, a 90 anni dalla loro morte

La proposta è dello storico e studioso saviglianese Luigi Botta

Passano i decenni ma la storia di Sacco e Vanzetti è sempre viva. Per mantenere alto il nome dei due italiani ingiustamente sacrificati sulla sedia elettrica nella notte del 23 agosto 1927, nel carcere di Charlestown, Boston, Massachusetts, in conseguenza ad un reato da loro mai commesso, in Italia manca ancora un francobollo.  

La proposta viene dal saviglianese Luigi Botta, uno tra i più impegnati studiosi della storia di Sacco e Vanzetti. “La filatelia e la numismatica, qua e là, hanno già dato spazio al caso - spiega Botta -. Il «New York Times» ha addirittura «firmato» le buste della «Philatelic History of the United States» con l’immagine di Sacco e Vanzetti, mentre la «Franklin Mint» in più occasioni ha documentato il caso con la fusione di metalli preziosi in tiratura. Non ho idea quali possano essere i documenti utili alla Commissione che valuta l’idoneità dell’uscita di un francobollo. Ho la certezza, però, che l’Italia, anche se già in ritardo, debba occuparsi con sollecitudine - anche celebrandoli con un francobollo - dei due sfortunati connazionali. Il novantesimo anniversario della loro esecuzione potrebbe rappresentare una circostanza significativamente appropriata”.

L'articolo su La Fedeltà sul numero di mercoledì 6 gennaio