Anni fa due mesi senza pioggia avrebbero potuto portare a una situazione davvero drammatica. In realtà i dati registrati dalle centraline di monitoraggio dell’Arpa ci dicono che non è così: la situazione complessivamente è meno preoccupante rispetto a quella del 2014, l’anno migliore in assoluto. Merito delle politiche ambientali, ovvero degli odiati vincoli che le normative pongono ai vari livelli: all’industria, alle auto, al riscaldamento, al traffico, imponendo l’abbattimento dei fumi, la riduzione di alcune componenti nocive, ecc… Ne abbiamo parlato con il direttore dell’Arpa Silvio Cagliero e il tecnico Luisella Bardi che nei giorni scorsi hanno analizzato i dati rilevati dalle diverse centraline, confrontandoli con quelli degli anni precedenti.
L’intervista sul numero del 6 gennaio 2016