Con un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi, la banca Alpi marittime di Carrù conferma che è in corso la fusione con la Bene banca di Bene Vagienna. I rispettivi Consigli di amministrazione hanno già deliberato, e i soci dei due istituti saranno probabilmente chiamati ad esprimersi nelle assemblee dei prossimi mesi: se l’iter non incontrerà ostacoli, in estate nascerà un unico Credito cooperativo, forse con il nome di “Banca del territorio piemontese”, di cui sarà direttore generale Carlo Remondetti, che attualmente ricopre questo ruolo alla Bam.
Contrario alla fusione, che definisce un "accorpamento", il sindaco di Bene Vagienna Claudio Ambrogio. “L’attuale Cda di Bene banca - accusa -, quando si presentò alle elezioni dopo il commissariamento, garantì che non ci sarebbe mai stata una fusione con un’altra banca. Stiamo valutando se lanciare una raccolta di firme tra i soci per delegittimarlo”. Se ne parlerà in un Consiglio comunale aperto che il primo cittadino ha fissato per le 21 di lunedì 15 febbraio, al Palazzetto dello sport: saranno invitati a partecipare anche i vertici di Bene banca, cui sarà richiesto di spiegare perché hanno deciso per la fusione “dopo aver garantito il contrario”.
Se la fusione riuscirà, il nuovo ente avrà un patrimonio di oltre 163 milioni di euro (100,9 Bam e 62,6 Bene banca), impieghi per 1.434 milioni (933 Bam e 501 Bene banca), utile di 11,8 milioni (11,5 Bam e 0,3 Bene banca); oltre 19 mila saranno i soci (12 mila Bam e 7 mila Bene banca) e 40 le filiali (distribuite nelle province di Cuneo, Torino e Savona)”.
Tutti i dettagli su "la Fedeltà" di mercoledì 20 gennaio.