I sindaci di Ottavia ricevuti in Regione da Chiamparino

Il presidente dell'associazione Riccardo Ghigo: l’associazionismo deve nascere dal basso con il sostegno delle istituzioni

Venerdì 12 febbraio è stata una data storica per “Ottavia”, l’associazione nata nel 2015 con l’ambizione di affiancarsi alle “Sette sorelle” - le città più importanti del Cuneese - per avere pari dignità quando si prendono grandi decisioni, ma anche per affrontare uniti tutte quelle difficoltà (Patto di stabilità, Centrale unica di committenza...) che sempre più ostacolano la buona amministrazione, per quanto virtuosa. 

Ottavia oggi dà voce a 12 Comuni (Cardé, Cavallerleone, Faule, Manta, Murello, Piasco, Ruffia, Scarnafigi, Torre San Giorgio, Villafalletto, Villanova Solaro, Vottignasco) per un bacino di 18 mila abitanti. 

I  dodici sindaci sono stati ricevuti a Palazzo Lascaris dal presidente Chiamparino e dal vice Aldo Reschignia.

Un incontro positivo e dialogante - ha detto Mario Guasti sindaco di Manta -.Un confronto aperto che ci ha permesso di esprimere le nostre perplessità sulla legge Delrio che forza le Unioni basandosi esclusivamente sul numero degli abitanti e sul risparmio”.  

L’associazionismo deve essere generato dal basso e non calato dall’alto - dice Riccardo Ghigo, sindaco di Scarnafigi e presidente di Ottavia -. Crediamo in
un associazionismo legato all’efficienza, efficacia ed economicità dei servizi e delle funzioni svolte, indipendentemente dal tipo di strumento usato, e non un associazionismo da costituire tramite unioni obbligatorie per tutti i Comuni sotto i 5.000 abitanti”. 

Chiamparino lamentando il ristretto margine di manovra riconosciuto alle Regioni - che sulla legge Delrio possono intervenire solo sul limite degli abitanti dei residenti nei Comuni (5 mila anziché 10 mila e 3 mila per le comunità montane) -, ha riconosciuto la validità di questa forma di associazionismo. 

Ci siamo lasciati con l’impegno di dimostrare la validità  e l’efficacia di questa nuova forma di aggregazione - spiegano i sindaci di Ottavia -. Sta a noi, che costruiamo la realtà e amministriamo dal basso, costruirci e dipingerci l’idea di consorzio più consono, concreto, efficiente e rispondente alle esigenze del territorio e dei cittadini. Abbiamo un anno, chissà che non possiamo vincere questa sfida e vederci riconoscere un altro modo di amministrare in unione!”.

Progetto ambizioso ma possibile, avvallato anche dalla telefonata dello stesso ministro Graziano Delrio ricevuta durante l’incontro dei sindaci con Chiamparino. “Delrio stesso ha dichiarato che si sta lavorando a diverse ipotesi e che l’associazionismo è una tra le proposte che potrebbero anche venir contemplate” chiosa Ghigo.

Servizio su La Fedeltà in edicola mercoledì 17 febbraio