L’ampia bocciofila, sabato sera, era gremita in ogni posto a sedere; tanta gente ha assistito all’intero spettacolo in piedi e molti si sono accontentati di assistere da dietro le “grate”. Perché l’evento organizzato sabato sera dagli Amis ‘d la Madlana, con la Pro loco e Sporting 2000 si presentava davvero attrattivo. E non ha deluso.
Momenti di allegria vera, anche di sana goliardia, si sono alternati a momenti di commozione, di commozione e di riflessione.
Non poteva che essere così, trattandosi di una serata benefica nel corso della quale si sono raccolti fondi per la ricerca sul cancro in memoria di un giovane (Lorenzo Ballario) che, andandosene non ha soltanto lasciato un vuoto enorme - com’è normale che sia - ma ha anche lasciato “insegnamenti importanti” - com’è stato detto.
Il primario della Clinica Humanitas di Milano (dove Lorenzo è stato curato negli ultimi mesi) ha raccontato senza enfasi di quando ha dovuto comunicargli che non c’era più nulla da fare. “Lorenzo ci ha ringraziati per quanto avevamo fatto e ci ha detto di essere «pronto ad andare». Questa sua reazione ci è stata di grande aiuto, perché anche per noi è sempre molto difficile comunicare ai nostri pazienti che non c’è più niente da fare...”.
Il giovane pose una sola condizione ai medici della clinica: di poter tornare a Maddalene, per salutare gli amici e i parenti. E li volle salutare uno ad uno, lasciando a tutti un messaggio, una consegna.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 24 febbraio
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