Una Fiera del vitello grasso imbiancata, quest’anno, a dispetto della primavera ormai vicina.
Molti allevatori hanno rinunciato all’ultimo a portare i loro capi, soprattutto quelli delle Langhe e dell’Astigiano, dove la neve è scesa abbondante. Il numero di capi è stato comunque buono ma il confronto è stato più limitato, fra allevatori della zona. Tuttavia sempre ottimo, per qualità e presentazione dei capi.
Il primo premio assoluto (vitello piemontese della coscia) è andato all’azienda di Mauro Olivero di Genola, giovane presidente del gruppo allevatori de La Granda, che lavora in azienda con il padre Francesco.
La Granda, quest’anno, ha realizzato un ottimo risultato: molti primi premi in tante categorie, soprattutto fra i castrati, il cavallo di battaglia dell’associazione di Capaldo, che tratta questo tipo di animali.
Il primo premio per la categoria vitelle della coscia è andato a un altro allevatore de La Granda: si tratta di Livio Chiavassa di San Biagio di Centallo, che gestisce l’azienda (un grande allevamento) insieme al fratello Giovanni. In questo caso la carne della sua vitella finirà sulle tavole di Eataly.
Il primo premio per la vitella Coalvi è andato ai fratelli Fruttero di Trinità (che hanno ritirato molti altri premi.
Quest’anno ci sono state molte “prime volte” tra i premiati e questa è una cosa positiva perché può fungere da incentivo per chi ha qualche titubanza a mettersi in gioco.