Giovedì scorso 31 marzo l’assemblea dei sindaci del Consorzio Monviso solidale ha approvato all’unanimità il bilancio preventivo e il Piano di programma, il nuovo schema con cui ha accompagnato il bilancio. Si tratta di un documento interessante, che inquadra il bilancio nel contesto in cui opera il Consorzio, nella sua realtà socio-economica. Attenendosi alla nuova normativa regionale, le spese sono state catalogate in modo diverso, in funzione, della “mission” del Consorzio.
“La nuova impostazione ci ha costretti a rivedere l’attività svolta in questi anni e a riclassificarla in base ai nuovi criteri - ha spiegato il direttore Livio Tesio -; è stato un lavoro utile anche per noi”.
Dalla nuova catalogazione emerge che il 40% delle spese è impegnato per far fronte ai bisogni dei disabili (la spesa è elevata perché il consorzio gestisce direttamente le strutture per disabili, i Centri diurni); si spende decisamente di meno per i minori (19%) e per gli anziani (17%). Il governo della rete (le spese per assistenti sociali e i vari servizi) assorbe il 18%, mentre i servizi generali (spese amministrative e di funzionamento) stanno sul 7%.