Compral latte, i soci chiedono uno “sforzo in più” alla Ferrero

Venerdì 22 aprile si è tenuta l’assemblea della cooperativa che fornisce il latte al Gruppo dolciario albese; si tratta della prima cooperativa che ha saputo realizzare un progetto di filiera ma il mercato è pesante per tutti 

La crisi del settore lattiero-caseario, che comprime il prezzo del latte alla stalla a livelli non remunerativi, venerdì scorso 22 aprile ha avuto le sue ripercussioni anche sull’assemblea della Compral latte che pure, nel panorama regionale, è portata a esempio per aver saputo realizzare il primo progetto di filiera: 250 aziende che forniscono il latte al caseificio Inalpi di Moretta che lo trasforma in polvere per il gruppo Ferrero di Alba. Consulenza tecnica finalizzata al prodotto finale, controlli e verifiche in azienda da parte dei tecnici Ferrero, prezzo indicizzato (rapportato ai costi oltre che alla situazione di mercato).

Tuttavia, anche per i soci Compral, il prezzo resta di gran lunga al di sotto dei costi di produzione. A qualche socio non va giù che il meccanismo dell’indicizzazione del prezzo (messo a punto dall’Università) sia stato modificato a suo tempo, su richiesta del Gruppo Ferrero (inserendo nel paniere che determina il prezzo i prodotti della Baviera).  “In quell’occasione abbiamo accettato  di modificare il meccanismo per venire incontro alle esigenze del Gruppo Ferrero. Ora siamo noi non che non riusciamo a far tornare i conti.  Chiediamo  alla Ferrero di venirci incontro”.

Roberto Chialva, presidente della cooperativa  all’epoca della modifica dell’indice, ha spiegato che i suoi effetti sono già stati ampiamente recuperati “In un successivo accordo, - ha detto -; abbiamo ottenuto 3 centesimi fissi; la modifica incide per meno di 2”. Il direttore Compral latte Bartolomeo Bovetti ha cercato di rassicurare i soci:  “In questi anni la trattativa con la Ferrero è stata continua. Molte cose le abbiamo ottenute grazie alla mediazione del nostro partner Inalpi (all’assemblea era presente il “gran patron” Egidio Invernizzi - ndr). Siamo riusciti a ottenere un contratto migliorativo rispetto ad altri. Stiamo cercando di renderlo più remunerativo, ma non si può ignorare che c’è un mercato. Non ci sarà mai un prezzo stabilito per decreto. Il prezzo sarà sempre frutto di una situazione di mercato e di una trattativa”.