Il Papa: servono le “ragioni del cuore” per asciugare le lacrime

Nella basilica di San Pietro un'altra novità del Giubileo di Papa Francesco: la Veglia per "asciugare le lacrime" e imparare a declinare una delle sette opere di misericordia: "Consolare gli afflitti"

Servono le “ragioni del cuore” per asciugare le lacrime. Quelle che scorgiamo “su tanti volti che incontriamo”, quelle che “vengono versate a ogni istante nel mondo”. Quelle che sono “una diversa dall’altra e insieme formano come un oceano di desolazione”. Quelle “più amare”, perché “provocate dalla malvagità umana”. Servono le “ragioni del cuore”, per piangere come ha pianto Gesù quando è morto il suo amico Lazzaro. E per capire che solo il pianto di Gesù “insegna a fare mio il dolore degli altri”. È il “filo rosso” che ha attraversato l’intensa omelia, pronunciata quasi sussurrando da Papa Francesco, durante la Veglia “per asciugare le lacrime”, altra novità assoluta del calendario giubilare. Nel giorno in cui la Chiesa festeggia l’Ascensione, al centro dell’attenzione dei fedeli che hanno gremito la basilica – in cui il Papa ha fatto il suo ingresso poco prima delle 18 – una delle sette opere di misericordia spirituale: “Consolare gli afflitti”. “Il pianto di Gesù non può rimanere senza risposta”, la consegna di Francesco: come lui, anche noi siamo chiamati a consolare.

https://www.youtube.com/watch?v=bVYTzsYawis

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