L’appuntamento è alle 15 e un quarto davanti al Mons. I ragazzi e le ragazze non stanno nella pelle. È sempre piacevole, per loro, uscire dalle mura dell’istituto, osservare i cambiamenti avvenuti in città, incontrare persone...
Si formano piccoli gruppetti o coppie; alcune sono consolidate, come quella di Maria e Renato, che procedono sottobraccio con grande naturalezza e si raccontano le loro cose; è un piacere vederli così affiatati. Vanda e Marco si tengono per mano, così come altri ragazzi e ragazze dei due istituti, il Monsignor Signori e l’Istituto della Provvidenza.
Giorgio, arrivato da poco da Bagnolo, è molto autonomo. Mario, il più coccolone del gruppo, non si stacca da Silvia; ogni tanto porge la guancia per ricevere un bacio. Marina ringrazia felice per ogni cosa. I volontari, alternativamente, danno la mano a uno o all’altro o spingono chi è in carrozzella.
Passiamo in via Roma; i ragazzi salutano gli avventori dei bar seduti ai dehor e molti ricambiano con affetto; qualcuno li chiama per nome; c’è una certa consuetudine con i ragazzi e le ragazze degli istituti: anche chi non fa volontariato li conosce personalmente. La stessa cosa si ripete sul viale, dove non c’è chi non riceva un buffetto o un saluto particolare.
Sosta a una panchina (con foto) prima di arrivare all’agognata tappa del gelato.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 11 maggio