L’edizione 2016 degli Orti scolastici è stata una tre giorni ricca di eventi che hanno dominato la scena fossanese con un fitto calendario iniziato venerdì 20 maggio con la cena siciliana, a cura di Slow food Madonie, che alla bocciofila Forti e Sani ha portato oltre 160 persone a degustare le tipicità dell’isola. Sabato 21 pomeriggio, nel castello degli Acaja, si sono siglati i protocolli d’intesa tra Slow food Fossano con l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e il Parco Gesso Stura e le Terre dei Savoia, entrambi finalizzati a portare degli aiuti concreti all’iniziativa degli Orti.
Domenica 22, nella sala Barbero del Castello, è stato presentato al pubblico il progetto di video-ricerca condotto da Luigina Ambrogio, in collaborazione con un team tutto al femminile (Valentina, Anna e Simona, con l’eccezione di Bartolo) che porta il nome di “Le ricette delle nostre nonne”: una riscoperta della cultura contadina, dei suoi valori e sapori altrimenti destinati all’oblio, con il rischio di non poterli trasferire alle generazioni presenti e a venire che invece è bene siano consapevoli di questo grande patrimonio umano e di tradizioni. “Un’attenzione alla stagionalità e al non spreco - afferma Luigina Ambrogio - perché gli anni difficili della guerra hanno fatto sviluppare l’ingegno a queste donne che si sono dovute adoperare per superare grandi difficoltà, facendo di necessità virtù”. Dopo la proiezione del filmato, che ha illustrato le numerose «ricette delle nostre nonne», una riscoperta della cultura contadina, dei suoi valori e sapori altrimenti destinati all’oblio, con il rischio di non poterli trasferire alle generazioni presenti e a venire. Dopo tanto parlare è poi arrivato il momento di apprezzare le ricette delle nonne, che hanno supervisionato la preparazione dei piatti in collaborazione con la Pro loco Fossano guidata dal suo presidente Andrea Cesare. Il pomeriggio ha visto protagonisti i bambini e le loro insegnanti con i lavori realizzati nel corso dell’anno, seguendo il tema “Api e miele” che ha dato loro modo di esprimersi secondo fantasia e creatività. Tanto colore, ma altrettanti contenuti dove si è illustrato il mondo delle api con disegni, creazioni di oggetti, preparazione di ricette (le prelibate coppette di noci e miele e gli ottimi lecca lecca) e un alveare sotto teca dove era possibile individuare l’ape regina. Il pranzo e il pomeriggio sono stati allietati dai canti degli Amis ‘d la Madlena.
Il servizio su La fedeltà di mercoledì 25 maggio
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