Fossano, Festival delle orchestre amatoriali

Concerti da giovedì a domenica con ingresso libero - Gli organizzatori: "Riscoprire la musica classica"

“Amatoriale” come sinonimo di “passione”. Che non esclude qualità e professionalità, anche se si parla di artisti che non hanno fatto della musica un lavoro.
Da giovedì 2 a domenica 5 giugno, si svolge a Fossano il Festival italiano delle orchestre amatoriali. È la prima edizione. La organizza, in collaborazione con la Federazione italiana Orchestre amatoriali, la Fondazione Fossano musica, che offre così un’ulteriore occasione, al suo pubblico e non solo, di scoprire ed apprezzare la “classica”.
I concerti in cartellone ribadiscono la volontà di trasformare Fossano in una “città della musica”. “Vocalmente”, il festival dedicato al canto a cappella, ha già dimostrato quanti artisti ed appassionati possa radunare Fossano; con il Festival italiano delle Orchestre amatoriali si completa l’offerta (musicale) disponibile nella città degli Acaja, che apre anche alla “classica”.

Il programma
Il sipario si alzerà alle 21 del 2 giugno, nel cortile interno del Castello, dove si esibirà l’Orchestra sinfonica amatoriale italiana, diretta da Paolo Fiamingo; eseguirà brani di Haydn e Beethoven. Prima orchestra amatoriale nata in Italia, l’ensemble si è formato nel 2000; collabora con cori amatoriali e cantanti professionisti, e dei suoi oltre quindici anni di carriera bisogna ricordare soprattutto la sua esibizione durante un’udienza papale e il suo concerto nella basilica di San Paolo fuori le mura. Diplomatosi al Conservatorio di Torino, Fiamingo si è specializzato in pianoforte e direzione d’orchestra; fossanese, si è esibito in tutto il mondo.
Alle 21 del 3 giugno, salirà sul palco della chiesa di Sant’Antonio abate l’Orchestra da camera Grand’arco, diretta da Simona Perotti; saranno proposti brani di numerosi autori, fra cui Mozart, Beethoven e Rossini. Formatosi all’interno della Fondazione Fossano musica, il gruppo oggi conta una ventina di musicisti; sua caratteristica peculiare è la versatilità, che permette all’orchestra di spaziare fra brani appartenenti a generi diversi, dalla “classica” al jazz e al pop. Diplomatasi al Conservatorio di Cuneo, Perotti ha perfezionato i suoi studi negli Stati Uniti; oggi collabora con l’orchestra Bruni di Cuneo.
Con l’Orchestra Cremaggiore e il Terrazzo musicale, diretti da Alberto Stabile, l’appuntamento è per le 21 del 4 giugno, nella chiesa della Santissima Trinità; il pubblico potrà ascoltare brani di Mozart e Nicola Piovani. L’Orchestra Cremaggiore, che oggi conta 25 musicisti, si è impegnata soprattutto per coinvolgere i giovani, offrendo un repertorio molto ampio che comprende anche colonne sonore e sonorità rock; il Terrazzo musicale, che deve il nome al luogo dove i suoi fondatori hanno incominciato ad esibirsi, annovera una trentina di componenti. Stabile, diplomatosi al conservatorio di Brescia, è anche compositore.
Ultimo appuntamento quello delle 11,30 di domenica 5 giugno, nel cortile interno del Castello. Per il “concerto finale” si esibiranno due orchestre che si sono formate ad hoc per il festival, tramite i seminari organizzati in parallelo con i concerti sempre dal 2 al 5 giugno: una - diretta da Paolo Fiamingo - eseguirà una sinfonia di Haydn, l’altra - diretta da Julius Kalmar - una di Brahms. Kalmar è allievo del noto direttore d’orchestra Hans Swarowski, di cui può essere considerato erede; si è esibito in tutto il mondo.

“La classica 
è attuale”
“Sono particolarmente contento di questo festival: penso che ci sia bisogno di lavorare con la musica classica, a cui purtroppo oggi non si dà molto spazio - commenta Gianpiero Brignone, direttore della Fondazione Fossano musica -. Questo festival può essere l’occasione di scoprire come la musica classica è sempre attuale, come i giovani musicisti continuano ad esercitarsi sui brani dei classici per crescere a livello strumentale”.
Ingresso gratuito a tutti i concerti.