“Amoris Laetitia”, il testo uscito dalla penna di Papa Francesco frutto del paziente e tenace percorso sinodale, sta chiamando a raccolta molte diocesi italiane e non solo, come si evince dal fiorire delle occasioni di incontro, dibattito e approfondimento che sono state già offerte a soli due mesi dalla pubblicazione; a prendere la parola sono vescovi ma anche teologi, sposi e altri esperti di famiglia, accomunati dalla passione per i temi che nell’esortazione vengono trattati. Anche a Fossano, mercoledì 8 giugno alle 20,45 presso l’Aula magna del Seminario (viale Mellano, 1), si tiene un incontro che vede protagonista il teologo Andrea Grillo ed è rivolto a tutti coloro che vogliono orientarsi nella lettura di “Amoris Laetitia”. A promuoverlo la diocesi di Fossano, l’associazione culturale “L’Atrio dei Gentili”, il progetto “L’anello perduto”, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale familiare. Qual è la posta in gioco che “Amoris Laetitia” mette sul tappeto? È a tema l’amore nella famiglia soltanto, oppure è possibile rintracciare in questi 9 capitoli qualcosa come una forma rinnovata di Chiesa che Papa Francesco sogna e verso la quale muovere i nostri passi? Come orientarsi allora per raccogliere le sfide che questo testo porta con sé, evitando di farle rimanere lettera su carta, ma traducendole in gesti e parole? Sono queste le domande alle quali l’incontro di mercoledì 8 cerca di offrire una risposta.
Andrea Grillo, che è docente di Teologia dei Sacramenti presso il Pontificio ateneo “S. Anselmo” a Roma e di Liturgia presso l’abbazia di Santa Giustina a Padova, ha seguito passo a passo l’evolversi del cammino dei due Sinodi attraverso una serie di commenti sul blog www.cittadellaeditrice.com/munera/come-se-non gli ultimi dei quali sono stati raccolti nella pubblicazione “Le cose nuove di Amoris Laetitia. Come Francesco traduce il sentire cattolico” (Cittadella).