Nel giugno del 2015 una 30enne di Fossano morì per overdose. E' partita di qui l'indagine dei carabinieri di Fossano e Savigliano che ha portato all'arresto di due fratelli senegalesi, uno dei quali deve rispondere non solo di "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti", ma anche di "morte come conseguenza di altro delitto" proprio per il decesso della giovane.
Gli spacciatori si spostavano in treno fra Racconigi, Cavallermaggiore e Carmagnola; la "roba" veniva consegnata sulle banchine delle stazioni ferroviarie, dove veniva dato appuntamento ai clienti. Alcuni acquirenti aiutavano i due fratelli senegalese facendo da "vedette", sorvegliando cioè la zona dove la droga sarebbe stata consegnata per segnalare l'eventuale presenza di Forze di polizia: una donna e due uomini di Savigliano sono indagati per favoreggiamento.
L'eroina venduta - almeno 400 le cessioni che i carabinieri sono riusciti ad accertare - presentava un elevato grado di purezza: un rischio in più per chi la consumava. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cuneo, Massimiliano Bolla.