Le bici della discordia

Botta e risposta tra il gestore del B&b di Trinità e l’Unione del Fossanese

 “Mi hanno tolto le biciclette che avevano assegnato al B&b. Da quando accolgo i migranti le avevo messe a loro disposizione per andare a lavorare, fare commissioni e andare a scuola, non per fare passeggiate. Adesso i ragazzi sono penalizzati e rischiano anche di perdere il lavoro”. Protesta Sonia Campra, gestrice del B&b “Castello dei Conti” dove da alcuni mesi sono ospitati 29 profughi. Martedì 5 luglio al B&b è arrivata una lettera raccomandata dell’Unione del Fossanese che intimava l’immediata sospensione dell’uso delle quattro mountain bike da parte dei ragazzi.

"Non vorrei che a causa di questa polemica - interviene il sindaco Zucco - venissimo tacciati di razzismo. Credo che vada ben distinto che il B&b, da quando non ospita più turisti, non ha più il diritto di utilizzare le biciclette assegnate per il cicloturismo. L’uso improprio potrebbe compromettere il finanziamento. Ma tengo anche a ribadire quanto il Comune, come tanti singoli cittadini, abbiano fatto per accogliere e integrare al meglio questi ragazzi. Oggi non li sentiamo come stranieri ma di casa. La questione delle biciclette è indipendente da loro”. 

Appena arrivata la raccomandata alla gestrice della struttura, due delle quattro biciclette sono state restituite. Intanto un privato di Cuneo ha già donato due biciclette di seconda mano ai migranti. 

Campra, dalle pagine del giornale, lancia un appello affinché chi fosse in possesso di biciclette che non usa più contatti il B&b.

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 20 luglio