Colpita da Sclerosi, fa volontariato per “restituire”

A 19 anni la scoperta della malattia. “In questi anni ho ricevuto tanto”. Marianna si riferisce alla pensione, al sostegno sociale, all’accompagnamento terapeutico… 

Marianna si sposta in carrozzella tra gli ospiti del Craveri che al pomeriggio si ritrovano in salone per le attività ricreative organizzate dallo Svaf: per tutti ha una parola, un sorriso. Gli anziani la adorano e lei sta bene con loro: lo si capisce dal modo in cui interagisce; li ascolta con calma, non mette fretta ai loro discorsi, rincuora senza pietismi, cerca di far vedere il lato positivo delle situazioni...

Marianna, 41 anni, un viso dolce e sorridente, ha scoperto di essere ammalata di Sclerosi multipla verso i 19 anni. All’epoca viveva a Grinzano e lavorava in un bar. Accertata la malattia, su suggerimento degli operatori del Monviso solidale decise di frequentare un corso serale di informatica e di contabilità generale per poter svolgere un lavoro accessibile anche a una persona con disabilità. Si iscrisse alle liste speciali e per alcuni anni lavorò in un ufficio. Quando la ditta trasferì la sede amministrativa a diverse centinaia di chilometri accettò di cambiare mansione, passando alla cassa di uno dei punti vendita (a Borgo San Dalmazzo). Nel frattempo la malattia era progredita ed era costretta a spostarsi con le stampelle. Quando, ormai impedita di camminare, le fu concessa la pensione d’invalidità scelse di avvalersene, rinunciando al lavoro. Ma le resdtò molto tempo libero. Di lì la decisione del volontariato. “Per me è anche un modo di restituire quello che mi è stato dato”.

 

L’intervista completa su La fedeltà di mercoledì 27 lugio