Linea ferroviaria Fossano-Cuneo: un raddoppio da sbloccare

La sollecitazione di Carla Chiapello in Consiglio regionale. “Mi auguro che i parlamentari cuneesi diano il loro appoggio a questa causa e aiutino a sbloccare una situazione da troppo tempo in stallo”

Il raddoppio della linea ferroviaria a binario unico Fossano-Cuneo, tornato di attualità dopo l’incidente in Puglia, è stato oggetto di un’interrogazione in Consiglio regionale presentata da Carla Chiapello del gruppo dei Moderati.

Nel confronto è emerso che un simile incidente non si sarebbe potuto verificare sulla linea piemontese, che dispone di altri e migliori sistemi di controllo e di sicurezza sulla marcia dei treni. La consigliera Chiapello ha tuttavia voluto ribadire che la necessità di “porre fine all’odissea di quel tratto. Cuneo è l’unico capoluogo di provincia che presenta un binario unico sul tratto che lo unisce a Torino. Questa situazione comporta gravi disagi per i pendolari e, più in generale, per i viaggiatori. Se un treno tarda, cosa abbastanza frequente, tardano anche i convogli che marciano nel senso opposto. Per non parlare dei treni merci, costretti a lunghe soste”.

Rfi - è stato ribadito - non possiede la copertura finanziaria totale dell’opera (92 milioni di euro) e così l’ha suddivisa in tre fasi. La prima, per la quale sono stati predisposti sia la progettazione definitiva che quella esecutiva, consiste nel raddoppio di una tratta di 2,5 km nell’area della stazione di Centallo e la messa in sicurezza in base agli standard attuali. “Sono anche state effettuate alcune opere accessorie alla stazione di Centallo - ricorda Carla Chiapello - come il sottopasso da noi caldamente richiesto in passato. Tutte opere che rimangono monche, però, senza la continuazione del raddoppio”.

Il fabbisogno finanziario per la seconda e terza fase dei lavori (35 e 40 milioni di euro) è inserito nell’aggiornamento 2015 del Contratto di Programma tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete ferroviaria italiana. La previsione di finanziamento è successiva all’anno in corso, anche se pare siano in corso contatti per inserirla nel 2017. “Mi auguro - conclude la consigliera Chiapello - che i parlamentari cuneesi diano il loro appoggio a questa causa e aiutino a sbloccare una situazione da troppo tempo in stallo”.