L’Asl Cn1, con una recente delibera riduce a 5 il numero di letti previsti per l’Unità Stati vegetativi (che, sulla carta, in precedenza erano 10) e porta a 15 i posti letto di Lungodegenza (che prima erano 10). Il risultato dei posti letto assegnati a Fossano non cambia: 72 erano e 72 restano.
Ma poiché ogni movimento relativo all’ospedale viene letto in città come possibile depotenziamento del Centro di riabilitazione, anche noi ci siamo interrogati sul significato della riduzione dei posti letto all’Unità Stati vegetativi. Uno scippo?
Il direttore Gianfranco Lamberti ci tranquillizza: “Sul terzo livello l’attenzione dell’Azienda è molto viva e presente. Il passaggio da 10 a 5 posti rientra nel quadro di una programmazione regionale: si calcola che i cinque posti letto siano sufficienti a rispondere al fabbisogno delle due Asl della Granda”. “La Regione Piemonte - aggiunge Lamberti - è stata una delle prime in Italia a porsi il problema, a livello legislativo, delle persone in stato vegetativo. Purtroppo il momento attuativo della delibera ha coinciso con un periodo molto difficile per la Sanità pubblica, in particolare per quella regionale. Si tratta di strutture con un carico di assistenza molto pesante. Considerando la difficoltà che sta attraversando la sanità piemontese, credo che il fatto che l’Asl abbia consentito di andare avanti, anche se a binario ridotto, sia un fatto positivo”.
Il servizio su La Fedeltà di mercoledì 27 luglio