Una scuola dell’infanzia senza sezioni, senza divisioni per età, senza un progetto predefinito e calato dall’alto. Perché questa scuola, la scuola dell’infanzia di Trinità, al centro di tutto mette il gioco e il confronto democratico tra bambini.
“Impariamo quando c’è interesse - spiegano le insegnanti, team che fin dal 2000 collabora con il Centro risorse di Fossano che fa capo al 2° Circolo, diretto dalla dirigente scolastica Patrizia Dalmasso -. L’interesse primo del bambino è naturalmente il gioco, quindi dal gioco si parte per lavorare sulle competenze di vita e non su quelle scolastiche. Perché la scuola ha il compito di formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività, oltre allo sviluppo dell’autonomia e della competenza".
La scuola dell'infanzia di Trinità, come quella di Fossano che aderiscono al Centro risorse sono in continuo contatto con l’Università di Pavia, in particolare con Donatella Savio ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Pavia e Anna Bondioli direttrice della collana “La cultura del bambino”, edizioni Junior.
“Adottando questa metodologia siamo in perenne formazione, in continua ricerca. Il confronto regolare con le altre insegnanti e l’Università ci offre una visione oggettiva e critica del lavoro svolto. Noi come scuola facciamo la parte pratica, l’Università teorizza tracciando delle linee guida che non hanno il pretesto di tradursi in un metodo, perché lo stesso modello non può essere applicato indistintamente ovunque, sono troppi i fattori che ne determinano il suo successo”.
Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 21 settembre