“Fanno parte della Banda dell’asfalto”

Le Fiamme gialle scoprono lavoratori "in nero" a Sant'Albano Stura: "È il gruppo che truffa col bitume"

Una ditta di Milano è accusata di aver impiegato dieci lavoratori in nero, scoperti dalla Guardia di finanza in un cantiere di Sant’Albano Stura. Originari di Polonia ed Irlanda e senza fissa dimora, per le Fiamme gialle fanno tutti parte della “Banda dell’asfalto”, il gruppo di nomadi che da tempo, nell’Italia settentrionale, si presenta a privati ed artigiani per eseguire piccoli interventi di asfaltatura a basso costo: al termine dei lavori - effettuati con bitume di pessima qualità - i truffatori pretendono cifre ben più alte di quelle pattuite.

La “Banda dell’asfalto” aveva già tentato di colpire nel Cuneese. Nelle scorse settimane i carabinieri del Comando provinciale hanno diffuso un comunicato con cui segnalavano questa truffa; un invito, rivolto ai suoi cittadini, a non accettare le proposte della “Banda dell’asfalto” era giunto anche dal sindaco di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio, che lo aveva inoltrato via sms, servendosi del servizio che permette all’Amministrazione comunale di inviare messaggi in blocco agli iscritti. Infine, nei giorni scorsi, l’intervento delle Fiamme gialle di Mondovì.

I truffatori della “Banda dell’asfalto”, quando si presentano alla loro vittima, affermano generalmente di aver eseguito, nei dintorni, grandi lavori di asfaltatura: essendo costoso smaltire il bitume avanzato, lo vogliono impiegare per piccoli interventi a favore di privati (ad esempio artigiani che desiderano asfaltare il piazzale davanti al capannone). E il bitume diventa costosissimo proprio per questi ultimi.