50 milioni di euro per rimettere a nuovo i tre ospedali dell’ex Asl 17

La proposta del direttore generale Francesco Magni per Savigliano, Fossano e Saluzzo, alternativa all’ospedale unico

Messa in sicurezza delle strutture, ristrutturazione degli spazi di degenza, rivisitazione della dislocazione di reparti e servizi, anche nella logica dell’intensità di cura e dell’integrazione ospedale-territorio. È il progetto, ambizioso, che la Direzione generale dell’Asl Cn1 si pone di perseguire e realizzare nel prossimo triennio. I Piani direttori degli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano sono stati illustrati giovedì scorso a Savigliano, agli amministratori del territorio, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. Il progetto è alternativo all’ipotesi di costruzione di un nuovo ospedale unico. Spiega il direttore generale, Francesco Magni: “Nei nostri ospedali non ci sono più doppioni. Fossano è centro provinciale di riabilitazione; dispone inoltre di un servizio di radiodiagnostica, di un Poliambulatorio ed è centro di riferimento per la procreazione umana assistita. Saluzzo, ospedale di territorio, e Savigliano, cardine, dispongono di équipe chirurgiche integrate e direttori unici. Saluzzo inoltre vanta due strutture a valenza aziendale: Oncologia e Ventiloterapia domiciliare.

Circa 50 milioni di spesa prevista, un terzo circa per la messa in sicurezza. Parte dei lavori saranno finanziati con alienazioni di immobili di proprietà, un’altra quota con economie di gestione e poi per circa 20 milioni, con un mutuo, anche se questa cifra potrebbe essere dimezzata con un intervento della Regione. Più che possibilista l’assessore Saitta: “Condividiamo appieno il progetto di valorizzazione dell’integrazione tra ospedale e territorio. Oggi siamo impegnati nella conclusione dei lavori dell’ospedale del Vco e di Verduno. Esamineremo, anche con il collega consigliere Allemano, la proposta dell’Asl”.

 

I lavori

A Saluzzo, dopo la firma del preliminare per la cessione da parte del Comune del palazzo  degli Uffici Giudiziari, possono essere avviati i lavori che consentiranno all’Asl, entro fine 2017, di concentrare tutto il dipartimento di Prevenzione all’interno dell’ex Tribunale, con un risparmio importante sui canoni di affitto. Il cronoprogramma prevede l’umanizzazione della Medicina sempre nel 2017, la creazione in ospedale degli spazi per ospitare la Medicina di Gruppo, la realizzazione della cucina per il confezionamento dei pasti per Saluzzo e Savigliano.

Rinviati al 2018/2019 la nuova Dialisi e la creazione di uno spazio Materno infantile nella palazzina Inaudi.

 

A Fossano si partirà nei primi mesi del 2017 con il rifacimento del tetto dell’ospedale, lavori sul Poliambulatorio e l’avvio della fase di messa in sicurezza e umanizzazione.

Nel biennio 2018/2019 sarà la volta della collocazione in nuovi locali del seminterrato dell’ospedale per la Radiodiagnostica e di ambulatori e palestra al piano terra.

Sempre nel 2019 toccherà alla ristrutturazione dell’immobile in via Lancimano e al conseguente spostamento del Distretto (ora provvisoriamente ospitato al terzo piano dell’ospedale)

 

Molto più impegnativi i lavori sull’ospedale cardine Savigliano con un spesa di circa 30 milioni. In questo caso è prevista una rivoluzione anche nella distribuzione dei reparti (oggi la Pediatria è al sesto piano, la Medicina si sviluppa su due piani…), avvicinando le chirurgie e creando un’area materno infantile. Anche la rianimazione andrà al sesto piano lasciando spazi per il Pronto Soccorso. L’ultima parola spetta comunque allo studio di fattibilità che potrebbe prevedere modifiche necessarie all’attuale impostazione. 

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