Una collettiva con dodici artisti monregalesi a Piazza

“Dodici pittori nel secolo dell’arte monregalese (1894 - 1946)”.

Si è inaugurata sabato 10 dicembre scorso presso l’antico Palazzo di Città a Mondovì Piazza la mostra di pittura “Dodici pittori nel secolo dell’arte monregalese (1894 - 1946)” che in questa retrospettiva vede raccolte opere di dodici artisti appunto operosi o molto conosciuti o espositori ripetutamente a Mondovì. Si tratta di Eso Peluzzi,  grande artista ligure prima operoso nel Savonese e poi trasferitosi a Monchiero, Oreste Tarditi, acquarellista di Novello, con l’allievo Giorgio Borgogno di Alba (che proprio in questi giorni lo onora con una grande mostra postuma), Gianni Gallo, grafico di Dogliani, Piero Zucco, pittore “chiarista”, poeta e scrittore di Trinità, Dario Buscaglia, savonese con solidi legami nel monregalese, Pier Gualtiero Martini, artista  di Moline di Vicoforte vissuto per lunghi anni a Torino, Roberto Luciano e Giovanni Gagino, cuneesi molto conosciuti e apprezzati a Mondovì e nel circondario, Piter Pecchenino e Paolo Ferrero di San Michele Mondovì.

Una mostra con molti nomi che hanno lasciato il segno nella storia artistica non soltanto del monregalese e del cuneese ma anche a livello più ampio.

A cominciare da Eso Peluzzi , pittore nato a Cairo Montenotte (quindi ligure) ma che aveva studiato all’Accademia Albertina con Gaidano, Ferro e Grosso e che poi aveva vissuto per molti anni in Liguria (dal 1919 a Santuario di Savona per trent’anni) e partecipando alla vita artistica sia piemontese che ligure. Dal1926 al 1948 partecipò alle Biennali veneziane, alle Quadriennali a Roma, ha partecipato inoltre alle mostre italiane di Baltimora, Berlino, Amburgo, Vienna, Lipsia,Budapest e Parigi.Nel 1948 si trasferì definitivamente a Monchiero e lì operò fino alla morte nel 1985, avendo raggiunto la bella età di 91 anni,

Poi l’acquerellista Oreste Tarditi, nato a Novello nel 1908, dove tornò a vivere dopo la pensione (dove morì nrl 1991) e da dove in plein air dipinse le Langhe, in tutte le stagioni,e poi (quando viaggiava) la laguna veneta, la marina ligure e “tante nature morte che disponeva con grande cura, per interpretarle poi con sentimento”. Come ha scritto Flavio Bonardo, “in Tarditi, l’uomo ed il pittore, furono un binomio inscindibile. Il suo, fu un credo per tanti anni liberamente espresso ed a farne tesoro, è stato il suo allievo prediletto: Giorgio Borgogno che, ne rinnova il segno con umiltà ed amore, ben sapendo che raggiungere i traguardi del suo mentore, sarà impresa più che ardua”.

Così ho ricordato anche un altro dei dodici artisti presenti in questa rassegna (mentre una ampia retrospettiva postuma è in corso in questo stesso periodo in San Domenico ad Alba a circa un anno dalla sua prematura scomparsa) che è stato egli pure un bravissimo acquarellista molto conosciuto ed apprezzato a Mondovì.

Poi c’è Gianni Gallo, il “Galet” di Dogliani morto nel 2011e che era nato nel 1935, impareggiabile artista incisore che ha creato centinaia di etichette per produttori di vino, grappe e olio oltre che illustrazioni per manifestazioni di enti e comuni del Cuneese. Si era specializzato in questo genere di lavori ed aveva incrociato il suo percorso anche con Eso Peluzzi di cui era stato allievo.

Nella collettiva ritorna Piero Zucco, artista di Trinità,  un “chiarista autoctono” tale divenuto senza volerlo;gli organizzatori della rassegna lo hanno inserito tra gli artisti dell’area monregalese ma, a ben vedere, Piero Zucco ha operato molto a contatto con la nostra città ed il gruppo di pittori che negli stessi anni operavano a Fossano tutti radunati da quell’instancabile animatore che fu Pino Olivero con la sua galleria “La Cornice”. 

Torna anche Pier Gualtiero Martini, un pittore che espose anche a Fossano molti anni fa e che ritornò poi con i “sette incisori torinesi”, un pittore e incisore molto brevo che passò anche lui per una esperienza “chiarista”.

Poi Piter Pecchenino, immaturamente scomparso, indimenticabile per le sue figure che mi richiamavano (e mi richiamano) certe esperienze di Vignani ma coniugate in maniera più famigliare. 

Insomma una rassegna “amarcord” di vivo interesse, con qualche risvolto anche fossanese (Giovanni Gagino e Piero Zucco) che si potrà visitare fino al 1° gennaio ogni venerdì, sabato domenica tra le ore 15 e le 18. Alla domenica anche dalle 10 a mezzogiorno.

Se passate a Mondovì salite a Piazza e non perdetevi la rassegna.