Il servizio di Continuità assistenziale (la cosiddetta “guardia medica”) ha cambiato diverse volte collocazione; attualmente si trova nei locali dell’ex Pronto soccorso; una sistemazione non molto adeguata, per l’impatto desolante di locali così ampi, completamente vuoti, in un sotterraneo. Chi accede per la prima volta ne ricava un’impressione negativa.
“Nella riorganizzazione della struttura ospedaliera – assicurano i dirigenti di Distretto Gabriele Ghigo e Andrea Gili - è previsto che i locali del Pronto soccorso verranno destinati alla Radiologia e la continuità assistenziale prenderà posto al pian terreno, dove ora c’è la Radiologia”.
Per diversi anni il servizio di guardia medica si svolse presso Medicinsieme, in corso Galileo Ferraris: erano gli anni in cui si sperimentava il progetto del Centro di cure primarie che prevedeva, tra l’altro, l’integrazione fra la Medicina generale e la continuità assistenziale: terminato l’orario dei medici i pazienti continuavano a rivolgersi allo stesso studio dove ad accoglierli era, appunto, la guardia medica. Il progetto di integrazione avrebbe dovuto comprendere anche l’accesso alle cartelle cliniche dei pazienti (per un miglior servizio ai cittadini) ma a questo non si è mai arrivati. “Ci siamo fermati prima di poter concretizzare questo obiettivo - ricorda Salvio Sigismondi, presidente dell’Ordine dei medici, all’epoca presidente di Medicinsieme -; una notte un medico venne violentemente aggredito e l’Asl decise, per ragioni di sicurezza, di trasferire il servizio in ospedale, dove la struttura è presidiata. Tuttavia sarebbe bene riprendere in considerazione il progetto, cercando soluzioni valide sul piano della sicurezza”.