La tecnologia è entrata prepotentemente nelle aziende agricole, in tante forme e la stalla è tra i luoghi che più si sono avvalsi dell’automazione. Del resto l’allevamento, da sempre, è il mestiere che più “lega” l’agricoltore, lo obbliga a una presenza fissa. Perché le vacche, si sa, mangiano tutti i giorni e devono essere munte almeno due volte al giorno.
Da anni (decenni) le stalle più moderne sono “computerizzate”: tutti dati relativi alle vacche sono inseriti in computer. Recentemente sono comparsi nuovi strumenti tecnologici che qualche decennio fa sarebbero sembrati fantascienza: il robot per la mungitura delle vacche, la telecamera per il controllo a distanza della stalla o delle vacche gravide in attesa di partorire, sensori che avvertono l’allevatore dell’approssimarsi del parto.
Abbiamo avuto l’opportunità di vedere al lavoro queste “diavolerie” e le raccontiamo.
Il servizio su La Fedeltà di mercoledì 25 febbraio 2017