Fratello e sorella in divisa fra i terremotati

Alberto e Giulia Tarditi fanno parte del I Reggimento artiglieria da montagna, che è intervenuto in Abruzzo

Oltre 3mila militari, con 1.500 veicoli fra cui i mezzi speciali delle truppe alpine come il Bv Bandvagn 206, un cingolato inarrestabile che non teme i terreni più ostili. Così l’Esercito italiano è intervenuto nel Centro Italia, per soccorrere gli abitanti di un’area devastata da terremoto e intense nevicate.

Anche il I Reggimento artiglieria da montagna, di stanza nella caserma Perotti a Fossano, ha dato il suo contributo. Trasportati da un elicottero atterrato e ripartito dall’aeroporto di Levaldigi lo scorso 19 gennaio, uomini e donne delle Squadre di soccorso in montagna hanno operato per una decina di giorni in Abruzzo. Destinati al paese di Valle Castellana, hanno raggiunto, su sci con pelli di foca, le frazioni isolate, dove hanno portato cibo e medicinali per le persone e carburante per i gruppi elettrogeni; per quanto era possibile, hanno aiutato i residenti a mettersi in contatto con parenti o spostarsi.

Della squadra fa parte anche personale altamente specializzato per il Soccorso piste, per lo studio delle valanghe e del Servizio Meteomont, il gruppo che si occupa dei rilevamenti meteonivologici: a quest’ultimo team si devono le previsioni sul rischio di valanghe. Per quanto riguarda le previsioni nelle valli cuneesi, il compito spetta proprio agli esperti del I Reggimento artiglieria da montagna (www.meteomont.gov.it).

Nella squadra inviata in Abruzzo c’erano - oltre al comandante, il primo maresciallo Danilo Collino, guida alpina e specialista della montagna - il caporal maggiore scelto Paolo Arleo, il primo caporal maggiore Alessandro Caferro, il caporal maggiore capo Filippo Carta, il primo caporal maggiore Chiara Delle Vedove, il caporal maggiore capo scelto Alberto Tarditi e il primo caporal maggiore Giulia Tarditi.

Come suggeriscono i loro cognomi, Alberto e Giulia Tarditi - lui di 41 anni, lei di 26 - sono fratello e sorella; la loro famiglia è di Novello, Comune delle Langhe. Arruolatosi come volontario dopo il servizio di leva, Alberto è anche istruttore di sci e alpinismo ed esperto militare di valanghe; nel 2012 Giulia, che si era arruolata tre anni prima, è stata inviata al Comando italiano di Herat, mentre nei giorni scorsi è stata una dei militari che hanno raccontato l’impegno dell’Esercito per i terremotati al festival di Sanremo, davanti a milioni di spettatori. “La Fedeltà” li ha sentiti per un’intervista “doppia”: la potete leggere sul numero in edicola.