La Regione ha deciso di modificare l’organizzazione della centrale operativa della continuità assistenziale sostituendo con personale amministrativo i medici che rispondono alle chiamate.
La centrale che opera “a monte” del servizio di Guardia medica diventerà pertanto un semplice “call center”, con operatori che ricevono le telefonate e le smaltiscono ai vari medici presenti sul territorio, comunicando loro gli indirizzi di chi ha chiamato.
Attualmente il servizio funziona in tutt’altro modo.
A Saluzzo, dov’è collocata la centrale operativa del 118 e della continuità assistenziale, lavorano medici preparati a cogliere, attraverso specifiche domande, il problema dell’utente e a indirizzarlo al servizio più opportuno. Chi ha fruito del servizio di continuità assistenziale lo sa bene: i medici all’altro capo del telefono, mentre allertano il collega in servizio sul territorio, continuano a porre domande: se si rendono conto che sussiste un problema di ansia forniscono indicazioni per superarla; consigliano di assumere uno specifico farmaco (se l’utente lo ha in casa) in attesa dell’arrivo del medico...
Il servizio su la fedeltà di mercoledì 1° giugno 2017