Ac diocesana, De Boni confermato presidente

Massimo Liffredo, fossanese che vive ad Aosta, guiderà la delegazione regionale di Ac

Paolo De Boni è stato confermato per un altro triennio come presidente dell’Azione Cattolica diocesana. De Boni, nativo di San Vittore, ha 43 anni e vive a Piovani con la moglie Anna Dolce e i due bimbi Giovanni (9 anni) e Luisa (6). È dipendente della Michelin di Cuneo, dove si occupa di organizzazione industriale, e fa parte del consiglio di amministrazione della scuola per l’infanzia “Zanaroli” di Maddalene.

De Boni è stato nominato il 21 marzo dal vescovo Piero Delbosco, che lo ha scelto all’interno della terna di nomi proposta dal nuovo Consiglio diocesano di Ac. Oltre a Paolo De Boni, la Presidenza diocesana del prossimo triennio sarà costituita da Mauro Conte e Silvana Barberis, vice presidenti settore Adulti; Veronica Rosso e Marco Cravero, vice presidenti settore Giovani; Marco Reineri e Martina Maccagno, responsabili Acr. Sono stati confermati i tre assistenti diocesani: don Marco Giobergia (unitario), don Ezio Bodino (settore Adulti), don Pierangelo Chiaramello (settore Giovani).

C’è un po’ di Fossano anche nella nuova delegazione regionale dell’associazione. Si tratta di Massimo Liffredo (foto a lato), 55 anni, che da anni vive ad Aosta ma è originario di Fossano dove ha lavorato per molti anni nell’Ac giovani. Domenica 26 marzo è stato eletto come nuovo delegato regionale, durante la 16ª assemblea che si è svolta ad Altavilla d’Alba. L’incontro,  che ha visto la presenza di più di 100 responsabili diocesani di tutte le 17 diocesi della regione conciliare Piemonte e Val d’Aosta, è stato l’occasione per fare il punto sul cammino percorso e sulle proposte per i prossimi anni a livello diocesano e regionale. Nel corso dei lavori, l’assemblea dei soci ha approvato il documento regionale, contenente le linee guida dei prossimi tre anni. Il testo si basa sulle linee guida della “Evangelii gaudium”, che l’Azione cattolica fa proprie insieme alle altre indicazioni di Papa Francesco.

È stato, inoltre, presentato, discusso e approvato il messaggio della 16ª assemblea regionale indirizzato alle comunità cristiane e civili dei nostri territori: l’Ac, partendo dalla lettura dei segni e delle speranze del nostro tempo, ritiene si debba lavorare per rafforzare le nostre comunità cristiane e civili e si mette al servizio di esse, come sempre avvenuto nei 150 anni della sua storia, lavorando insieme con tutti per rimettere al centro questioni cruciali, come lavoro, famiglia, integrazione, cura dei beni comuni, educazione con un approccio globale. Tutto ciò nella consapevolezza che occorre più Europa e meno nazionalismi, che bisogna lavorare per formare una mentalità nuova e “cittadini degni del Vangelo” che lo vivano e mettano in pratica nella vita di tutti i giorni.