Sant’Albano, confermata l’assoluzione in appello dell’ex segretario comunale Giuseppe Taddeo

Tra le accuse quella di "oltraggio"all'allora sindaco Donatella Operti

È stata confermata in appello l’assoluzione di Giuseppe Taddeo, ex segretario comunale a Sant’Albano Stura, accusato di oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di atti d’ufficio, già prosciolto in primo grado dal tribunale di Cuneo. 

I fatti contestati risalivano al 1 agosto e al 16 settembre 2011. Presunta vittima l’ex sindaca Donatella Operti. Secondo l’accusa si discuteva della decisione che il Comune tardava a prendere (nell’ottica dell’allora segretario) di aderire alla convenzione con altri tre paesi per condividere la funzione di segretario comunale. Durante la riunione di Giunta, presenti due assessori, Taddeo avrebbe detto alla sindaco, che è non vedente: “Tu per scrivere queste lettere ci hai messo sei giorni, io ci metterei due minuti”.

E ancora davanti a due dirigenti del Comune, il responsabile del servizio finanziario e il revisore dei conti, l’imputato disse: “Tu non sai quello che scrivi. Gli altri sindaci hanno gli attributi”. Lo stesso giorno, secondo la Procura, Taddeo avrebbe rifiutato di redigere una delibera chiesta espressamente dalla Operti nel corso della riunione della Giunta municipale. Secondo la ricostruzione fatta dalla querelante in quella occasione Taddeo avrebbe risposto al sindaco: “Scrivitela tu”.

Il difensore di Taddeo, l’avvocato Alberico Villani di Avellino, fin dall’inizio aveva sostenuto che non ci fosse stato rifiuto di atti d’ufficio perché quella delibera “era illegittima” e, a proposito delle frasi che “non erano oltraggiose ma rientravano in un contesto di discussione”. 

Le spese legali sono state sostenute dall'ex sindaco Operti.