Asti-Cuneo: la soluzione è legata alla Torino-Milano

Decisiva sarà la decisione di Bruxelles sull’ipotesi di “cross financing”: la proroga di 4 anni al Gruppo Gavio della concessione sulla A4 con il vincolo di finire la A33 

Si sgonfia l’allarme sugli “espropri sospesi” lanciato dal presidente uscente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi per denunciare l’ennesimo ostacolo sul cammino del completamento dell’Asti-Cuneo. Il ministro Delrio parla infatti di atto dovuto, visto il cambio di tracciato con la cancellazione della galleria di Verduno. Sul corso dei lavori sarà decisivo, piuttosto, il parere dell’Unione europea sulla proposta di “cross financing” che impegnerebbe il Gruppo Gavio  a investire a 310 milioni di euro per la costruzione dei 9 chilometri del tratto Roddi-Cherasco in cambio di un prolungamento di quattro anni della concessione sulla Torino-Milano, e di un incremento del pedaggio della A33, calcolato in un massimo del 3,5% all’anno per sei anni.

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 17 maggio