Marco Malvaldi si racconta

Lunedì scorso, in carcere,  in una sala gremita di studenti e detenuti. Non si considera un giallista ma un umorista. Sta scrivendo un libro con un recluso di una casa di pena toscana  

Marco Malvaldi (l’autore della “serie del BarLume” trasformata in fiction televisiva) è esattamente come se lo immagina il suo lettore: ironico, simpatico, dalla battuta continua ma mai stucchevole, empatico e disponibile.

Lunedì scorso si è raccontato ai detenuti del Santa Caterina senza preamboli e senza fronzoli, passeggiando tra di loro e  fra gli studenti del liceo e dei Salesiani che per l’occasione avevano gremito la sala della Casa di reclusione.

I detenuti l’hanno accolto con molto calore; alcuni di loro avevano letto i suoi libri e due  hanno introdotto l’incontro con un breve sketch tratto da uno dei suoi romanzi.

Lo scrittore, indovinando la curiosità del pubblico, ha raccontato il suo percorso. “Io nasco come chimico - ha spiegato - e la pubblicazione del mio primo libro è frutto di casualità”.

 

 

L’articolo su la Fedeltà di mercoledì 31 maggio 2017