Nasce lo Spazio zero, il luogo dell’«agri-cultura»

È a disposizione temporanea del festival Mirabilia, legato quest’anno alle tematiche di valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni

Nei locali di “Localmente” in piazza Dompé (area Foro boario) nasce lo “Spazio zero”: una nuova scena per la danza contemporanea (e non solo) che verrà inaugurata ufficialmente il 25 giugno con uno spettacolo, e utilizzata per tutta la durata del festival Mirabilia 2017 (27 giugno - 2 luglio). Uno spazio a disposizione temporanea, bisogna precisare, di Mirabilia che quest’anno ha come filo rosso il tema della “agricultura”, della valorizzazione del territorio e delle sue attività. “Perciò abbiamo scelto una mucca come simbolo dell’undicesima edizione del festival - dice il direttore artistico Fabrizio Gavosto -: per sancire la rinascita tutta fossanese della manifestazione, a partire dalle persone impegnate nello staff, ma anche delle tematiche affrontate come la salute, lo sport, la corretta alimentazione… strettamente legate alle attività del territorio e in particolare a quella agricola”.

Lo Spazio zero infatti nasce in una delle due strutture (quella più vicina a via Marconi) del Foro boario di proprietà del Comune, date in utilizzo a Catac Coldiretti e che oggi sono gestite dalla cooperativa agricola Orti del casalito. Strutture destinate a un uso agricolo che dovranno mantenere la loro destinazione anche durante il festival: “L’idea non è quella di occupare uno spazio - ha continuato Gavosto - ma di recuperare un luogo che di fatto era sotto utilizzato e animarlo con iniziative in sinergia con la comunità locale, col quartiere e le manifestazioni che normalmente vengono svolte all’interno. Per esempio la tradizionale Festa del grano: pensate che bello poterla fare con l’aggiunta di qualche spettacolo dal vivo di alto livello. Un plus molto importante per la città”. Ecco perché “agricultura”, seminare cioè dal basso idee e iniziative e farle crescere nel tessuto di una comunità, di un borgo, di una tradizione: “Per il momento la concessione dello spazio finisce a luglio col festival, poi si vedrà. Non nascondo - ammette il direttore artistico - che ci piacerebbe fare di quello spazio un luogo permanete di residenza, un luogo per le scuole di circo: siamo la città del circo in provincia, e non solo, ma siamo gli unici a non avere uno spazio in cui far provare gli allievi. Uno spazio, ripeto, da condividere col borgo, con le associazioni e la comunità che potranno continuare a utilizzarlo per le loro normali attività, col valore aggiunto anzi di uno luogo scenico di livello, allestito, a disposizione. È il concetto della ‘res publica’ (‘cosa pubblica’) e in più si è in vetrina: l’altro giorno durante le prove della scuola Fuma che 'nduma si sono sedute molte persone sulle panchine a guardare, subito dopo ci sono arrivate richieste: ‘Come fare per iscriversi alla scuola?’: bellissimo!”

Dario Armando, degli Orti del casalito, è soddisfatto della collaborazione: “Ci fa molto piacere, sarà sicuramente un volano positivo per tutti. Un modo per dare vita a uno spazio normalmente non molto utilizzato”. Uno spazio di ripartenza a “chilometri zero” di Mirabilia; ben arrivato.