Il Papa visita le tombe di don Mazzolari e don Milani

Il tributo al "parroco d'Italia" e il riconoscimento alla fedeltà al Vangelo e alla rettitudine dell'azione pastorale del priore di Barbiana

Don Lorenzo Milani voleva essere “riconosciuto e compreso nella sua fedeltà al Vangelo e nella rettitudine della sua azione pastorale”. Lo aveva scritto, più volte ma invano, al suo vescovo. “Oggi, lo fa il vescovo di Roma”. Si è conclusa con questo atto solenne, compiuto e pronunciato al termine di una visita privatissima che lo ha portato, dopo la chiesa, nel cortile con la scritta “I care” e accanto alla piscina dove i ragazzi di don Lorenzo hanno imparato a nuotare nelle acque della vita, la visita di Papa Francesco a Barbiana. “Prima di concludere, non posso tacere che il gesto che ho oggi compiuto vuole essere una risposta a quella richiesta più volte fatta da don Lorenzo al suo vescovo, e cioè che fosse riconosciuto e compreso nella sua fedeltà al Vangelo e nella rettitudine della sua azione pastorale”, le parole del vescovo di Roma, che nel tributare il suo atto di omaggio al prete “trasparente e duro come un diamante”, ha fatto proprio lo sguardo di sua madre Alice. Oggi, 20 giugno la mattinata di Papa Francesco è cominciata di buon ora a Bozzolo, per un tributo al “parroco d’Italia”, don primo Mazzolari, “parroco dei lontani” e antesignano della sua “Chiesa in uscita”.

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