Summit a Bruxelles: Europa ritrovata, ma pochi passi avanti per le migrazioni

Il vertice del 22-23 giugno ha visto vecchi e nuovi protagonisti tenere la scena: fra questi, Tusk, Juncker, il tandem Macron-Merkel. Convergenza piena su difesa, sicurezza e lotta al terrorismo

Il vertice dell’Europa ritrovata, il Consiglio europeo di vecchi e nuovi protagonisti. Un summit che finalmente trasmette l’immagine di una Ue impegnata a rispondere di comune accordo alle tante sfide che la circondano, senza cedere allo scoraggiamento interno né alle pressioni esterne. A un anno esatto dal referendum britannico che sanciva il Brexit (23 giugno 2016), la riunione dei capi di Stato e di governo si chiude dopo due giorni di confronti serrati, risultati concreti e qualche scaramuccia diplomatica; benché sul versante-migrazioni, il tema più spinoso in agenda, non si misurano ancora veri passi avanti.

All’ordine del giorno della riunione, convocata a Bruxelles il 22-23 giugno, figuravano la sicurezza e la lotta al terrorismo, la politica di difesa (con un occhio al quadro internazionale), il Brexit, gli Accordi di Parigi e il cambiamento climatico, il conflitto Ucraina-Russia, la politica industriale e commerciale, l’Europa digitale. Nel nuovo Palazzo Europa, che assieme al vecchio Justus Lipsius ospita i lavori del summit, saltano subito all’occhio gli attori protagonisti.

I fiduciosi Donald Tusk (presidente del Consiglio europeo) e Antonio Tajani (Europarlamento); l’arguto europeista, e sempre polemico, Jean-Claude Juncker; il presidente francese Emmanuel Macron, “neo paladino” dell’integrazione comunitaria; la cancelliera tedesca Angela Merkel, navigata frequentatrice dei vertici, che con Macron rinnova l’asse franco-tedesco, storico motore dell’Unione. E poi la premier britannica, Theresa May, giunta a Bruxelles indebolita dalle vicende politiche ed elettorali nazionali; l’italiano Paolo Gentiloni che, ancora una volta, richiama i partner a tendere una mano a Italia e Grecia, Paesi sotto pressione per i costanti arrivi di profughi provenienti da Africa a Medio Oriente. .. continua a leggere