“L’arcaica presenza” di Tonino Negri a Cuneo

È visitabile fino a domenica 23 luglio.

Si è inaugurata sabato 24 giugno scorso, per restare aperta fino a domenica 23 luglio, alla Fondazione Peano di Cuneo una mostra personale di Tonino Negri,ceramista e scultore lodigiano curata da Giovanni Cerri.
La mostra riassume, in circa venticinque opere, il suo lavoro più recente. Scultore ceramista, possiamo definire l’artista che vive e lavora a Lodi.
La sua ricerca ruota intorno a temi e soggetti della tradizione (la figura femminile come fonte primaria di ispirazione, l’Arca, la casa-tempio, gli animali della Creazione...) risolti in una chiave risolutiva arcaica, che richiama a noi motivi etruschi, greco-romani e talvolta anche l’arte del lontano Oriente.
Proseguendo su un percorso già mostrato anche nella rassegna che ha preceduto l’attuale, la Fondazione Peano continua nel filone delle mostre dedicate alla ceramica e, quella ora in corso, è organizzata in collaborazione con la galleria milanese  Avanguardia Antiquaria.
Il gruppo delle opere ora proposte rimanda alla nostra memoria il ricordo delle antiche tradizioni ceramiche dell’epoca latina ed etrusca (e magari anche un po’ più in là) richiamando memorie ataviche e pratiche ancestrali rispecchianti l’intimo e indissolubile legame fra uomo e natura.
Come scritto nella velina di presentazione, “Tonino Negri propone un racconto fantastico, poeticamente visionario ma non privo di un’ironia gentile e garbata, a tratti quasi fiabesca. Attraverso le sue opere l’artista ci invita ad entrare in un territorio sospeso nel tempo, dove coesistono figure simili a cariatidi, arche dalle minuscole e sottili finestre e case illuminate che somigliano a templi, volti che hanno come corpo un vaso e pesci”.
In mostra, che si espande dallo spazio principale della zona espositiva alle sale situate nella palazzina, il visitatore può osservare ed ammirare tutta una serie di ceramiche di sapore arcaico e di grandissimo impatto e, a mio parere, molto suggestive.
A me poi richiamano una rassegna ceramica di questo tipo vista (ormai son passati quasi cinque anni) in territorio emiliano che però risolveva le tematiche in una chiave fiabesca e con rimando ai racconti di Grimm.
Per Tonino Negri viceversa è il tema della donna e della madre quello che predomina nel suo “raccontare” un mondo magico del passato con la predominanza di soluzioni ceramiche “a vaso” (o, se si preferisce, a otre di piccole dimensioni) che assume, per dirla con il presentatore della mostra Giovanni Cerri, “contenitore fin dalle nostre lontanissime origini, portatrice di otri e recipienti d’acqua; l’acqua - altro motivo ispiratore dell’artista - è il bene primario e indispensabile all’Uomo nonché materia stessa di noi esseri umani, ricordando poi come, osservando le donne-vaso, si richiamino alla nostra mente i canopi cinerari etruschi e gli unguentari degli antichi corredi funerari”.
Credo inoltre che, nel mondo magico e poetico di Negri un rilievo particolare rivestano certi lavori come “Offerta”, “Kasbah” e “Paesaggio” (questi ultimi a volte utilizzati come fonte indiretta di luce) che, alla prima osservazione e soprattutto dopo essersi soffermati più a lungo a considerarli, si rivelano di notevole impatto visivo e di grande suggestione.
L’artista si è formato come ceramista e scultore frequentando le botteghe di artigiani e artisti, tra i quali Gianni Vigorelli e Marcello Chiarenza. A Lodi, dove opera, la sua ricerca trova spazi di evoluzione e approfondimento attraverso i viaggi in Italia e all’estero che lo pongono a confronto con differenti tradizioni e percorsi innovativi.
Tonino Negri espone dagli anni Ottanta, e opera anche in ambito teatrale, firmando regie e scenografie, specie di piazza; inoltre realizza installazioni di grandi dimensioni in spazi urbani, parchi e chiese.
Questa mostra cuneese a ingresso libero e gratuito, inaugurata sabato 24 giugno, sarà visitabile fino a domenica 23 luglio, dal giovedì alla domenica in orario 16-19 e vederla è occasione propizia per conoscere un tema artistico sovente trascurato.

Foto: Negri - opera in gres “Offerta”