Servizio idrico, si naviga a vista in attesa del Gestore unico

Alpi acque - la società mista pubblico-privata che gestisce il servizio idrico a Fossano e in altri 24 Comuni della Granda  - va avanti in proroga oltre la scadenza della concessione del 31 luglio. Ma la partita sul modello gestionale della futura Società unica a livello provinciale sembra ormai decisa a favore della Società pubblica “in house” 

Alpi acque continuerà a fornire il servizio idrico nei 25 Comuni dell’area di Fossano, Savigliano e Saluzzo anche oltre il 31 luglio 2017, data di scadenza della concessione. Entro quella data, infatti, non sarà ancora pronto a subentrare il nuovo gestore unico a livello provinciale che, secondo quanto stabilito dalla legge, dovrà farsi carico del servizio idrico in tutti i 250 Comuni della Granda. Di conseguenza, scatterà una proroga tecnica che varrà, probabilmente, ai primi mesi del 2018. In questo lasso di tempo Alpi acque continuerà a svolgere l’attività ordinaria, riducendo al minimo gli investimenti, che dovranno di volta in volta essere concordati con l’Ato (l’Autorità d’ambìto), ovvero la cabina di regìa provinciale sul tema acqua.

In parallelo, durante questo periodo arriverà finalmente a compimento il percorso per la scelta del modello gestionale a cui si dovrà conformare la Società unica. Si tratta di una decisione tuttora aperta, almeno sulla carta, con l’ultima parola che toccherà all’assemblea dei sindaci. Sul tavolo ci sono ancora, infatti, l’ipotesi di una Società consortile (nella forma totalmente pubblica o consorziata mista con socio privato scelto con gara pubblica) e quella di una Società interamente pubblica. Ma la bilancia sembra ormai pendere a favore della Società pubblica “in house”.

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 26 luglio