L’andamento climatico particolarmente siccitoso e le elevate temperature stanno mettendo a dura prova tutto il comparto agricolo piemontese. La situazione è particolarmente difficile anche per i malgari che hanno. In alta quota il foraggio scarseggia e non è di buona qualità, mentre il manto erboso secco rende pericoloso per le vacche pascolare senza scivolare lungo i pendii. Per queste ragioni, quindi, molti malgari saranno costretti ad anticipare il rientro dagli alpeggi.
Questa scelta forzata, però, si scontra con gli obblighi legati ai premi della Domanda Unica e della misura specifica del Programma di sviluppo rurale che richiedono, per non incorrere in sanzioni, rispettivamente 60 e 90 giorni di pascolamento. Confagricoltura Piemonte ha chiesto all’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero di valutare eventuali deroghe o azioni per non far decadere le domande presentate dai malgari sulle due misure” .