Locked-in syndrome, un libro nato dall’esperienza di Neuroriabilitazione

In occasione dell’uscita del volume, frutto del lavoro corale di tutto il reparto, il direttore della struttura, Lamberti, ha organizzato una festa con i collaboratori; il testo è firmato, oltre che da Lamberti,dai due medici del reparto Elena Antoniono e Francesca Gozzerino

Un testo made in Fossano sulla cosiddetta “sindrome del chiavistello”, ovvero la “locked-in syndrome”, una condizione in cui il paziente è cosciente e sveglio, ma non può muoversi né comunicare a causa della completa paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo. I pazienti con la sindrome “locked-in” possono comunicare esclusivamente attraverso la chiusura delle palpebre oppure muovendo i loro occhi (di qui “sindrome del c

hiavistello: sono vigili, ma sono “chiusi” in uno scafandro).

 L’equipe di Gianfranco Lamberti, direttore della struttura di Neuroriabilitazione del Santissima Trinità (individuata dalla Regione Piemonte come “Centro esperto per la sindrome locked-in”) ha pubblicato un testo di riferimento su questo argomento con la casa editrice Edi Ermes.

Il volume fresco di stampa, frutto del lavoro corale di medici, psicologi, fisioterapisti, logopediste, infermieri e operatori socio-sanitari della Neuroriabilitazione, è stato “salutato” da un simpatico ricevimento che si è tenuto a inizio agosto a palazzo Righini.

Ne abbiamo approfittato per rivolgere alcune domande al direttore della struttura, Gianfranco Lamberti, che firma il libro insieme ai due medici che collaborano con lui in reparto: Elena Antoniono e Francesca Gozzerino.

 

L’intervista su La Fedeltà di mercoledì 23 agosto 2017