La via di Juncker per il futuro dell’Europa

Davanti al Parlamento europeo il presidente della Commissione indica una serie di progetti e azioni per rilanciare l'integrazione politica da qui al 2025

L’Europa è pressata da sfide transnazionali, dall’economia alle migrazioni al terrorismo, che arrivano fino alla porta di casa. È assediata oltrefrontiera da una serie di conflitti e di miserie che hanno effetti, diretti e indiretti, sul Vecchio continente. Sperimenta nuove divisioni interne ed egoismi degli Stati, specie gli ultimi arrivati nella “casa comune”. E misura ogni giorno un nazionalismo, spesso alimentato ad arte, che mira a dividere piuttosto che a unire: il Brexit ne è l’emblema. Eppure in questa Europa ripiegata su di sé è ancora il tempo delle ambizioni, dei progetti, dei sogni. Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, è arrivato a Strasburgo per raccontare agli eurodeputati il suo sogno.

Nel Discorso sullo stato dell’Unione, pronunciato mercoledì 13 settembre, Juncker ha affermato, dopo aver descritto alcuni elementi della recente ripresa economica: “L’Europa ha di nuovo i venti a favore. Se non ne approfittiamo però, non andremo da nessuna parte. Dobbiamo fissare la rotta per il futuro”... continua