Rifiuti: il nuovo appalto condiziona le scelte dei Comuni

Entro il 2020 la Regione impone di raggiungere il 65% di differenziata e il “porta a porta”

Foto di repertorio

I 54 Comuni del Consorzio Sea sono interessati da due importanti svolte nella raccolta rifiuti. Il nuovo Piano regionale che prevede per tutti i Comuni una produzione pro capite annua di rifiuti totali inferiore a 455 kg, di rifiuti indifferenziati inferiore a 159 kg e una percentuale di raccolta differenziata maggiore del 65% da raggiungere entro il 2020. 

Inoltre a partire dal 1° marzo, salvo sorprese (leggi ricorsi), subentrerà la nuova ditta appaltatrice.

In questa fase di transizione ogni Comune è stato chiamato a indicare un Piano di servizi studiato per raggiungere il 65% richiesto per il 2020 dalla legge, ma anche capace di contenere i costi della tassa che va a pesare sulle tasche dei cittadini.

 Segue una fotografia sulle scelte fatte dai diversi Comuni del Fossanese che aderiscono al Consorzio Sea.

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 4 ottobre