“Sogno un Mons. Signori dalle porte sempre aperte…”

Intervista a Mauro Mandrile, direttore dell’Istituto dal 2014

“Vorrei che il Mons. Signori mantenesse le sue porte aperte, in modo che chi passa in via Orfanotrofio attraverso l’ingresso possa vedere... il Monviso”. È il sogno che Mauro Mandrile vuole continuare a coltivare per l’istituto fossanese, proprietà della diocesi di Fossano (attraverso l’Opera per la preservazione della fede). Dall’agosto del 2014 dirige il “Mons. Signori” dove è giunto come educatore nel 2009, dopo aver lavorato per molti anni in varie strutture prima con i minori e poi con i disabili. Ma il suo “amore” per i “ragazzi del Mons” risale al 1993, anno in cui svolse il servizio civile presso la struttura di via Orfanotrofio.

Oggi Mandrile ha 46 anni e dirige con entusiasmo e competenza l’istituto fossanese. Nel frattempo il “Mons. Signori” ha assorbito in parte le ospiti dell’attigua struttura “Figlie della Divina Provvidenza” (le due strutture erano già riunite sotto un’unica amministrazione e direzione dal 1° gennaio 2015). Su questa operazione e sul possibile futuro dell’istituto rimasto per ora vuoto scrivemmo su “La Fedeltà” del 19 luglio scorso. La nostra intervista prosegue il filo del discorso lasciato aperto allora.

Nei mesi scorsi c’erano lavori in corso all’interno dell’istituto... Che cosa è stato realizzato?

Abbiamo fatto dei lavori di adeguamento (ad esempio l’ingresso) e di miglioramento dei locali (tinteggiatura, rifacimento di alcuni serramenti...), per poter accogliere nel miglior modo possibile il trasferimento delle ospiti dalla vicina struttura della “Divina Provvidenza”, che, come noto, verrà destinata ad altro. In realtà - tengo a precisarlo - quelli che chiamiamo ospiti sono i veri proprietari di questa casa, gli ospiti siamo noi operatori, sono i volontari...

Leggi l'intervista completa su La Fedeltà dell'11 ottobre